4°Capitolo [Seconda parte]:
Mandy Moore - Cry
- Aspetta! Guarda che carine queste scarpe! E queste borse?
- Ancora?! Hai svaligiato mezza Milano! - Andy è sfinita, è tutta la mattina che girano per il centro. Caty è come impazzita!
- Tutte cose estremamente necessarie! - sbuffa agitando grandi buste.
- Estremamente necessarie a far scoppiare quel povero armadio..ormai non ci entra più nulla..Ah ma ti avverto..IL FRIGORIFERO NON LO AVRAI!!
- Ahahah..dai solo quest' altro negozietto..ti pregooo!!
- Va bene, ma è l'ultimo! Poi mi accompagni in quel negozio!
- Ehm..si..ok, promesso! - risponde distrattamente Caty, trascinando l'amica tra i grandi scaffali del negozio - Beh? Che ne dici? Non mi convince il colore e poi..Andy?
- Mmm..cosa?..Ah sisi, perfette si, molto carine!
- Ma se ti ho appena detto che non sono un granché..
- Ah..beh si, in effetti..bruttine si..
E' tutto il giorno che Andrea è distratta.- Base chiama Terra! Caty chiama Andy! Mi chiami appena metti piede sul nostro pianeta? Ma a cosa pensi? O meglio a chi?
- Caty non ricominciare. E' tutto ok, sono solo un pò stanca.. e spero che qual negozio non sia già chiuso.
- Oook, ho capito, ho capito, dai andiamo! - la interrompe, e ringraziando la commessa la trascina di nuovo fuori dal negozio.
Corrono come pazze, attraversando
Via Manzoni.
- Eccolooo! E’ aperto! – Urla Caty, saltellando per vedere meglio l’insegna. Un suono di campanelle le accoglie all’entrata. Piccolo, etnico, luminoso e coloratissimo, con quello strano odore di incenso arancia e cannella, scritte indiane ovunque.
- Non è cambiato per niente, proprio come lo ricordavo! Chissà se ci lavora ancora quella signora che..
- Buongiorno ragazze, posso aiutarvi?
Sii, eccola! E’ lei!
Un’anziana signora le accoglie sorridendo con dolcezza. Ha la pelle ambrata, i capelli quasi del tutto grigi, ma lunghissimi e raccolti in una treccia. Non è truccata, ha solo un piccolo brillantino sulla fronte ed un lungo Sari indiano dai colori caldi. Parla un italiano perfetto, anzi, anche il suo milanese non è affatto male! - Cosa vi serve? – Ripete, accorgendosi, dello sguardo attento di Andy.
- Ehm, si salve, stavo cercando..ecco..qualche anno fa io e la mia amica – Andy si gira indicando Caty tutta presa dalle vetrine del negozio, piene di oggetti etnici stupendi! - abbiamo comprato due catenine con le nostre iniziali, ma stamattina mi sono accorta di averla persa. – Era un ricordo. E mi chiedevo se lei ne avesse un’altra uguale..
- Sii, mi ricordo di voi, come siete cresciute, siete diventate ancora più belle, ma non siete cambiate! Però devo darti una delusione, piccola, ma non ho più quella catenina. Era un pezzo unico, e non ne ho più avute altre simili da quando siete venute.
- Ah.. - Andy è delusa. – Non importa. Grazie lo stesso.
- Prima o poi quello che cerchi, lo troverai..o verrà lui da te, le cose belle arrivano quando meno le si aspetta! – Sorride, tornando nel retro del negozio.
- Ma che significa? Tutta sta filosofia dietro ad un ciondolo io non la vedo, sinceramente!
- Caty, non ne ho idea! Ma non mi interessa. Ci sono rimasta troppo male per non aver trovato il ciondolo. – Andy sembra non far caso a quella strana frase, e non sa che l’anziana signora, avrebbe avuto ragione, di lì a poco.
Brrb.Brrb.- Ehm, è il mio stomaco che implora di essere riempito! Ho una fame assurda!! – Caty la guarda con il suo solito sguardo supplichevole.
- Caty sono stanchissima! Dai torniamo a casa! - sbuffa Andy.
- Mamma mia che palle che sei! Ci mangiamo un pezzo di pizza al volo e andiamo.
- Mmm..uff.. - brontola paziente e rassegnata.
Ancora una volta Andy si trova immersa tra la folla. Si guarda attorno: ragazzi che corrono su motorini ultimo modello all'uscita da scuola, mamme con carrozzine e grandi pacchi della spesa, coppiette che passeggiano sorridenti ed innamorate, assaporando gli ultimi raggi di un tiepido ed autunnale sole milanese.
Una città frenetica, colorata, veloce.
Troppo veloce.
Lenta.Sony Records....
"non es el finaaal..", la base sfuma lenta, Jacopo scandisce le ultime note sfiorando grandi sonagli dorati con le bacchette.- Bravi ragazzi! Mi sembrava perfetta.
- No, a me non è piaciuta per niente. La mia chitarra era scordata e Diego ha steccato nella seconda strofa.
- Rompipalle e pignolo! Non potevo chiedere un fratello migliore! Ricordami di ringraziare mamma! - ironizza Diego.
- Stupido, ti pare che possiamo incidere così? Piuttosto mi do al tamburello!
- Ecco bravo e allora perché non alle nacchere, visto che la chitarra non è proprio articolo tuo!
- Oh, ma va? Ha parlato il re della Fender!
- Nono, ma quando avete finito, eh? - interviene Roberto.
- No scusa Rob, ma con Diego oggi non riesco proprio a lavorare. Dobbiamo provare ancora. Jacko attacca.
- No, Lù io non ce la faccio più! Gli
"is not the end" me li sogno la notte!
- Diego ha ragione! Sono solo piccole sbavature che si correggono in fase di mixaggio! Siamo ancora in tempo. – Roberto tenta di rassicurare Luca.
- Ehm..il batterista avrebbe fame! E qui gli unici piatti che vedo sono quelli della mia batteria. - interrompe Jacopo da dietro ad un grande vetro.
- Ok ragazzi pausa. Per oggi abbiamo finito. Vi voglio carichi per il live di stasera, quindi non vi date alla pazza gioia nel pomeriggio, sono stato chiaro?
- OK BOSS!! - la risposta dei tre è quasi simultanea.
- Mi prendete per il culo?
- Noi? Noooo - rispondono ironicamente schizzando fuori dalla sala.
- Panino al volo e poi albergo sono distrutto.
Awwwnh - sbadiglia Diego.
- Neanche si fosse fatto Verona - Milano saltellando su un piede solo! - scherza il biondo, rivolgendosi a Jacopo.
- Ti faccio un regalo..non te le metto le mani addosso oggi, và!- Diego ha sempre la risposta
pronta.
Pronta. La sua margherita con pezzetti di pomodoro è pronta.
Buona. Calda. Fumante. Per Caty invece, una bianca con funghi, la sua preferita da sempre. Un piccolo pezzetto di Napoli.- Uh, me la fai assaggiare?
- Assolutamente NO!
- Eddai un pezzettino piccolo piccolo!
- Ma possibile che vuoi sempre quello che prendo io?
- Eh, tu hai gusti migliori! Dai fammi dare un morso!
- Uno solo! - Caty addenta il trancio di pizza dell'amica.
Incasinato, affollato, rumoroso. Il centro di Milano è sempre così. Quasi come se tutte quelle persone si fossero riunite lì, per assistere a qualcosa, per incontrare qualcuno. Un incontro programmato da tempo. Un incontro sperato. Un incontro casuale. Un incontro destinato. Un incontro che, inconsapevole, si fa spazio tra la folla.
Un incontro..violento.- Ehm..scusate permesso..
- P-permesso mi scusi..
- Caty non correre, aspettami, mi cade la pizza! - affanna Lei.
- Lù, Jacko cavolo aspettatemi, volete lasciarmi qui? - corre Lui.
Corrono. Affannano. Girano l’angolo.
- ASPETT..
Sbaam!- Ma cosa..
- Ahiaa! - Andy è a terra, qualcosa o qualcuno l'ha spinta forte. - Ma guardare dove metti i piedi no, eh? - urla infastidita, massaggiandosi le ginocchia.
- Io? Tu piuttosto, mi hai sporcato la felpa, con il pomodoro di questa schifezza! E sta un po’ attenta!
- “Questa schifezza” è, anzi era il mio pranzo! – oh, ma questo che vuole?
- Si vabbè, comunque.. ti sei fatta male?
- Nooo, sbatto sempre contro la gente, è il mio hobby!
- Allora diciamo che la colpa è di entrambi e non se ne parli più. Non volevo, è che stavo seguendo mio fratello e..Aspetta ti aiuto!
Imbarazzo, testa bassa, occhi che non vogliono guardarsi, mani che si sfiorano frettolose, alla ricerca di qualcosa, di una scusa forse.- S-si grazie. Aspetta anche a te è caduto qualcos..m-ma questa è..è il mio..
Alzano lo sguardo.- Tu..?
- N-non è possibile..
Il cuore in gola. I suoi occhi in lei..i suoi in lui..di nuovo, inaspettatamente, e forse..finalmente,Diego & Andrea.