~ Ora Vola •

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» Starlight ;;
» Posted on 22/3/2011, 21:51




Ooooooh *___* grazie per il capitolo e non preoccuparti tesoro (:
SPOILER (click to view)
Ci sarà sicuramente l'occasione di vederci...E di soffocarti in un abbraccio !


Passando a cosa ho appena letto, il moro è riuscito a parlare con Alyssa, la stessa che è riuscita a non sparire nel nulla come sempre e ora aspetto solo il prossimo incontro!
CITAZIONE
“Ehi, sei muta?”

Oh oh culo ! Vacci piano ahahah non solo è scossa per tutto il casino "angelo che appare scosso dalle forti emozioni che prova grazie a te" e poi anche un comune mortale resta un attimino disorientato se gli corre incontro un ragazzo del genere e si presenta ok? Ahahahahahahaha
Va beeene concludo qui, aspetto il prossimo capitolo per scoprire cosa accadra u.u
 
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¸¸Sàtellite˜
» Posted on 22/3/2011, 23:07




CITAZIONE
Si ci rivedremo, cosi come ci siamo visti nel corso di questi ultimi 24 anni.

Non chiedermi perchè ma mi piace troppo questa frase u.u
A pelle :sisi:
A parte che mi piace tuuuuuuuuuutto il capitolo......!!!Questi degli alti ordini mi stanno antipatici u.u Perchè non danno qualche spiegazione a quella poveretta??????????Babbè............
Si son visti.... *-* E menomale che quello è un culo che non ricorda niente...ahahahahahah!!!!!!!!!!Eeeeeeeeh non posso dire che son curiosa di sapere come continua....Maaaaaa!!!
Tu continua!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
<3
 
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~ g i o r g i a•
» Posted on 22/3/2011, 23:21




Eeeeeeeh ma grazie mille a tutte e due. Felice che vi sia piaciuto, per quanto riguarda gli alti ordini beh, si sa che sono degli antipaticoni quelli. Uff però insomma anche lei fa il suo per farli incavolare.....o no?!
bacini
 
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» Starlight ;;
» Posted on 23/3/2011, 15:44




CITAZIONE
Si son visti.... *-* E menomale che quello è un culo che non ricorda niente...ahahahahahah!!!!!!!!!!

Di tanto in tanto le ristrette capacità mentali di quel ragazzo si fanno utili :sisi:
 
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~ g i o r g i a•
» Posted on 23/3/2011, 21:00




ahahaha giàààà
 
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`hurricane
» Posted on 30/3/2011, 17:32




Eccomiii :DD
Allora, Alyssa quindi ora la vede solo Diego o sbaglio?! mmmm.. quel culo non mi combinerà nulla di buono, lo so già. Non ti resta che continuare ora, u.u e presto!!xD
 
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~ g i o r g i a•
» Posted on 30/3/2011, 21:37




CITAZIONE (`hurricane @ 30/3/2011, 18:32) 
Eccomiii :DD
Allora, Alyssa quindi ora la vede solo Diego o sbaglio?! mmmm.. quel culo non mi combinerà nulla di buono, lo so già. Non ti resta che continuare ora, u.u e presto!!xD

Ah chi lo sa, lo scopriremo solo vivendo!! =)
Posto presto promesso.
Grazie mille Vane.
 
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~ g i o r g i a•
» Posted on 7/4/2011, 12:27




Capitolo 6



“Non si è mai verificato un caso del genere,
e nemmeno noi sappiamo
bene come affrontarla.
L'unica cosa che resta fare è lasciarti
sperimentare questa
nuova vita, con la sola
ed unica clausola che tu abbia sempre
rispetto per il tuo ruolo, e che
non ti vada a confondere ulteriormente
con quello che non sei.
La violazione di quest'ultima ti porterà
a dover subire un giudizio, e
probabilmente l'espulsione diretta dall'
Ordine Angelico.”



Cammino lentamente per il centro di Verona, in parte sollevata dal “via libera” che mi hanno appena concesso i Superiori, in parte sento ancora uno strano peso gravarmi sulla schiena, è il peso della paura. Paura di sbagliare, e di infrangere quell'unica regola che mi hanno imposto. Paura dell'espulsione, paura di dover abbandonare Diego per sempre. Persa nei pensieri, di colpo mi fermo nel centro della piazza, proprio davanti ad un negozio di musica e di strumenti musicali. Immediatamente i pensieri si spostano verso un'unica direzione, lui. Non è sicuramente la prima volta che vedo questo store, anzi, ci sono stata fin troppe volte, quando ho “accompagnato” Diego. Quanti pomeriggi ho trascorso al suo interno, seguendo silenziosamente ed invisibilmente quel ragazzo che, rimaneva lungamente estasiato da quegli strumenti che sono ormai parte fondante della sua vita. Quante cose ho imparato stando ad ascoltare mentre parlava con il fratello, confrontandosi su quale fosse la chitarra migliore, quanti piccoli battibecchi ai quali ho assistito. Entrambi volevano aver ragione, e tutt'ora è così. Mi fermo a fissare il mio riflesso nella vetrina, probabilmente non mi sono mai vista così, incastrata in un pantalone nero stretto a tubo ed un maglioncino viola a barchetta. Ai piedi un paio di decolletè nere che slanciano la mia figura. Ed è sorprendente il fatto che io sappia già starci su in un perfetto equilibrio, senza accusarne dolore.
“Alyssa!” sento qualcuno chiamarmi, e per un attimo temo che si tratti di qualcuno dall'alto, qualcuno che si è reso conto che non è possibile lasciarmi vivere questa esperienza. Mi volto spaventata, poggiandomi una mano sul petto. Non sento niente, quel battito latente del cuore non c'è. Assoluto, ed assordante silenzio.
“Diego!” esclamo appena lo riconosco farsi strada tra la folla. “Mi hai chiamato tu?” domando timida.
“Si si ti avevo riconosciuta da lontano, che fai qui? Anche tu appassionata di musica?”
Nego con un cenno della testa “Ero di passaggio, stavo tornando a casa!” concludo guardandolo negli occhi. “Ti faccio compagnia!” afferma in uno slancio di coraggio.
Subito dopo però si ferma, arrossendo di colpo. Conosco ogni sua espressione, e so che in questo momento si sta vergognando tantissimo, non è il tipo da avere queste uscite così spontanee, anzi. So quanto gli sia costata questa audacia, lui timido e silenzioso. L'unica cosa che posso pensare è che, l'inevitabile legame "protetto - protettore" la senta anche lui. Per questo...forse non ha freni con me.
“Sempre che ti va...” continua rimanendo sull'invisibile filo dell'incertezza, causato dalla mia mancata risposta. Sembra seriamente in difficoltà e se potesse sicuramente si scaverebbe or ora una fossa per nascondervicisi dentro.
Resto per un momento in silenzio, pensierosa, cercando di capire se accettare o meno significasse in qualche modo violare quanto stabilito dall'accordo. In un momento di lucidità assoluta, accetto. Cosi iniziamo a camminare nuovamente per il centro della città. Le vetrine illuminate, e la gente che passeggia perdendosi anch'essa nelle meraviglie di Verona.
Dopo un po', vedo Diego fermarsi sul ciglio del marciapiede, indicando con la mano qualcosa. Mi fermo qualche passo avanti a lui prima di voltarmi e capire che mi sta invitando a prender qualcosa da bere al bar. O meglio, diciamo che mi ci trascina letteralmente dentro, deciso a non accettare un rifiuto. Nella testa sempre quella paura di poter perdere tutto da un momento all'altro, di non riuscire a mantenere fede al patto. Ci sediamo al tavolino, dopo aver ordinato due cappuccini caldi e qualche pasticcino. Mentre aspettiamo di essere serviti iniziamo a parlare.
“Allora Alyssa, hai detto che stai da molto qui a Verona, eppure io non ti ho mai vista...che fai di preciso nella vita?” la domanda, probabilmente più insinuosa che potesse pormi.
Prendo a muovere nervosamente le mani, intrecciando visibilmente le dita tra loro.
“Diciamo che, spesso non mi si vede in giro ecco...” rispondo vagamente, senza però rispondere alla domanda postami. Infatti il ragazzo, seduto di fronte a me, aggrotta perplesso la fronte. Silenzio tombale. Imbarazzante quasi.
“Viaggi molto?” domanda servendomi su un piatto d'argento la risposta.
“Si, viaggio con il mio lavoro per questo non sono sempre fissa qui a Verona!” mento spudoratamente. Anche se sostanzialmente è vero che viaggio, passo continuamente dal Cielo, alla Terra, così in un battito d'ali.
Nuovamente cala il silenzio tra noi. So tutto di lui, e non vorrei porre domande o dire qualcosa che non dovrei dire. Ho paura di rivelare cose che non dovrei sapere, ma per via di ciò che sono, invece so.
Di colpo il viso di Diego si fa serio, mentre io tento di nascondere il mio sorseggiando il cappuccino. Nel momento in cui abbasso la tazza, il ragazzo inizia nuovamente a parlare. “Eppure sono certo di averti visto da qualche parte!” sussurra più a se stesso che a me.
Se avessi sangue nelle vene probabilmente adesso si sarebbe gelato. E se avessi un cuore latente, probabilmente si sarebbe fermato.
Deglutisco con fatica prima di trovare le parole giuste da dire “Beh probabile, ho detto che viaggio molto non che non sono mai a Verona. Può darsi ci siam beccati in giro, o magari in qualche pub...La città è piccola, e gli svaghi per noi sono un po' gli stessi...” devio il discorso buttandola sul generale, pregando che il ragazzo non si renda conto di questo stupido tentativo di nascondersi.
“Ma si, forse hai ragione tu!” conclude dubbioso. Lo leggo nei suoi occhi, non è assolutamente convinto della spiegazione che gli ho fornito. Ho sentito le gambe venir meno ed è stata la prima cosa che son riuscita ad inventare. Proprio nel momento in cui tenta di ribattere, il suo telefono inizia a squillare insistentemente. Lo estrae dalla tasca quasi scocciato premendo il tasto verde per rispondere.
“Che c'è?” risponde stizzito.
Non posso sentire la voce all'altro capo però intuisco, dal modo in cui si rivolge il moro, che si tratta di Luca.
“Ho capito, si!” annuisce silenziosamente prima di sbottare definitivamente.
“L'avevo dimenticato che vuoi? Sto arrivando ed evita di menarmela così!!!” attacca più arrabbiato che seccato. Mi fissa negli occhi per un lunghissimo istante, che sembra quasi eterno, prima di parlare.
“Era quella palla di Luca. Mi ha ricordato che abbiamo appuntamento per suonare stasera al pub.” scrive qualche appunto su un tovagliolo del bar, l'indirizzo del locale, suppongo. Poi di colpo si blocca alzando il viso verso di me. “Ehm scusa, immagino tu non sappia chi sia Luca...parlo come se ti conoscessi da una vita, come se tu, mi conoscessi da una vita!”
Lo guardo imbarazzata senza la forza di continuare a dire qualcosa, sapendo di arrivare a dire comunque in ogni caso una bugia. “Luca è mio fratello comunque, ed ora devo proprio scappare...Quello mi fa saltare le corde della chitarra se non corro, visto che solitamente sono io a minacciarlo quando fa tardi! Non gli darò l'occasione di rivendicarsi!” sorride soddisfatto.
Mi alzo di scatto dalla sedia allungando la mano per salutarlo. Quel breve contatto tra le nostre guance quasi mi fa avvampare. Se non fosse che...non posso arrossire.
“Ciao Diego!!!”
“Ciao Alyssa!” risponde immediatamente, mentre si allontana dirigendosi verso la sua macchina.
Torno a sedermi al tavolino, assorta nei pensieri che biascicano lentamente dalla mia testa, persa in quei ricordi di Diego pochi minuti prima, ho potuto vivermelo e forse non c'è stato momento piu emozionante di questo. Poso la mano sul tovagliolo al centro del tavolo, e solo in quell'attimo mi rendo conto delle parole scarabocchiate su. Lo avvicino al viso per leggerle, forse inconsciamente spero che sia l'indirizzo, magari un messaggio subliminale per dirmi dove andare a cercarlo...e invece no. Forse...è qualcosa di più.
“Domani, stesso posto stessa ora!”
Sorrido come una bambina, per la prima volta contenta. E qualcosa dentro di me, si anima.
 
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¸¸Sàtellite˜
» Posted on 7/4/2011, 13:45




Muah muah muah.......Luca è sempre poco opportuno, quasi quasi mi intrufolo nella storia e lo elimino, così evita di disturbare quel tonto del fratello mentre sta con Alyssa, ecco u.u
Baaaaaaaaaaaaa beh....................Ancora ancora ancora *-*
Andiaaaaaaaaaaaaaaaamo avanti, ssssssssssssu!!!!!!Che deve arrivare la parte migliore ancora :asd:
 
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» Starlight ;;
» Posted on 10/4/2011, 13:00




Ma.... ahuahuah il moro mi stupisce u.u è come dire... sembra troppo sveglio !
CITAZIONE
“Domani, stesso posto stessa ora!”

Yeeeeeeeh. Si rivedranno tante, tante, tante vooolte!
E prima o poi al moro verrà in mente di averla vista in camera sua, credo ahahahahh
Bravi bravi così vi voglio *-*

Che poi Alyssa lo conosce meglio di chiunque altro u_u l'ha visto anche mentre si faceva la doccia quindi può dirlo di conoscerlo meglio di quanto si conosca lui stesso u_u stordito com è ahahahah
 
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54 replies since 15/2/2011, 23:09   356 views
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