 | » Starlight ;; |
| | Visto che domani parto, volevo "salutarvi" postando qualcosa. Volevo solo dirvi che mi mancherete davvero tanto. Ma ci sentiremo ogni tanto, spero. Il 28 andrò a Palazzina da quei due culi quindi pregate per me che ritorni viva xD E po il 2 Teatro Romano. Credo che tornerò definitivamente il 4 settembre. Mi mancherete tantissimo, ma sono certa che ve la caverete qualche settimana senza me e non sentirete nemmeno la mia mancanza, sarò qui al più presto. Buone vacanze. Ah dimenticavo Buona Lettura. Vi Voglio Bene <3 ~ Vulcano inarrestabile.
Le parole scorrono veloci, inferocite, pungenti, sono come piccole schegge di metallo che attraversano la pelle lentamente scendendo sempre più giù e affondando nella carne, e non sappiamo fermarci, non più.
È vero, è l’ennesima volta che litighiamo, ma ora è diverso, ora è come se entrambi stessimo dalla parte opposta, senza nessun punto d’incontro, neanche una scusa. Non riusciamo a fermarci. E una delle cose che mi fa capire che è non è come le altre volte, è il tuo sguardo, ha qualcosa che fa quasi. . . paura, lo vedo c’è rabbia, rancore, forse anche un po’ d’odio.
E tutto questo mi distrugge, ma infondo non dovrebbe, sono anche io quella che non fa altro che urlarti in faccia in questo momento.
La tua voce risuona per tutta la stanza e poi per un attimo silenzio, restiamo a fissarci per un attimo solo, forse di più. Hai le braccia tese lungo i fianchi, i pugni stretti, i tendini tesi, il tuo corpo è immobile, sembri quasi una statua, il tuo viso è rivolto verso il basso, poi tutto d’un tratto lo alzi e incominci a fissarmi.
Le tue labbra strette, la mascella rigida e anche se avrei voluto evitare di guardarti negli occhi non ci riesco, il tuo sguardo serio, infuriato e se non ti avrei conosciuto abbastanza avrei detto che c’era anche una leggera confusione, ma non lo è, credo sia tristezza, ma forse mi starò sbagliando…
E in questo momento avrei solo voglia di sparire, vedere aprirsi sotto di me una botola e caderci dentro per nascondermi dai tuoi occhi, ma non è possibile. Ricominci a parlare, finalmente abbassi un po’ il tono di voce.
“Ascoltami, ti prego. Non possiamo andare avanti così, non più, rischiamo solo di farci male a vicenda”
Freddo, impassibile.
E questo tuo atteggiamento mi da su i nervi, alzo la voce ancora una volta “Perché? Vuoi arrenderti? Dopo tutto quello che abbiamo passato?! Ne abbiamo affrontate tante, perché rinunciare proprio ora?”
L’unica cosa che mi rimbomba nella mente: perché? Le sue continue partenze non sono mai state un grande ostacolo per noi, abbiamo superato la distanza, migliaia di problemi, perché abbattere questa storia di fronte a una banale partenza come tante altre? Una stupida distanza, a cui siamo abituati, una distanza che ora sappiamo gestire al meglio. Perché tirarsi indietro proprio ora?
“Questa volta è diverso” continui a ripeterlo, ma non ne comprendo il motivo, alzi la voce sempre di più ogni volta che ricomincia a parlare, non ti lascerò andare senza almeno una spiegazione valida. “PERCHE’? Perché è diverso? Non fai altro che ripetere che questa volta non è come le altre ma almeno potresti darmi una ragione?”
E poi zero. Niente di niente. Cala di nuovo il silenzio. Si abbassano i tuoi occhi sconfitti.
Ricomincia a parlare, rapidamente, le parole scorrono veloci.
Devo prestare molta più attenzione per capire quello che dici.
“Perché? Non possiamo andare avanti così. . .io non voglio.”
Ecco. Un’ondata di distruzione mi assale, non mi vuole, non mi ama più, quella della lontananza era solo una scusa e io che mi ero anche illusa.
Non riesco a capire se ho perso i sensi o se sono caduta in uno stato di trans, sento scuotermi, un ronzio nelle orecchie e poi il nulla. Niente più aveva un senso.
Cammino lungo il viale che porta alla mia casa pensando a pochi istanti fa. Dovevo farlo, era la cosa migliore, lasciarti vivere, lasciarti andare per la tua strada, senza di me, senza questo legame che portava a farci soffrire entrambi quando ero via. Andrai avanti con al convinzione che io non ti ami più, non dovrai più preoccuparti, soffrire e star male. Sarai felice. Io no. Ma imparerò a vivere senza te, il mio unico amore. Dirti che non ti amavo più è stato peggio che morire, ma era l’unica possibilità per lasciarmi andare, per dimenticarti di me. Per sempre
Dov’è finita quella luce? Quella che rendeva il tuo sguardo indescrivibile.
Dov’è finita quella gioia? Quella che emanavi con un solo sorriso.
Dov’è finita quella grinta? Quella che ti distingueva dagli altri.
Dov’è finita quella forza? Quella che ti permetteva di affrontare tutto.
Dov’è finito quell’ Amore? Quello unico, potente, quello che sembrava indistruttibile.
Eri un vulcano inarrestabile,
Nessuno sarebbe mai riuscito a spegnerti.
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